Gestione Studio Dentistico sbagliata: cosa comporta? Si potrebbe sintetizzare in questo modo: mentre il numero di prestazioni e pazienti trattati aumenta, si registra un declino del ricavo medio per paziente e per singola prestazione. Questa è purtroppo una tendenza vera, che riflette la necessità sempre più impellente di adottare una gestione studio odontoiatrico imprenditoriale, mirata e innovativa. L’accentuazione della concorrenza sui prezzi e una maggiore attenzione alla prevenzione da parte dei pazienti sono solo alcuni dei fattori che contribuiscono a questo scenario. È chiaro che, per mantenere un vantaggio competitivo e garantire la sostenibilità economica nel lungo termine, è essenziale rivisitare e ottimizzare gli aspetti chiave della gestione studio dentistico.
Per uno Studio dentistico, la sfida attuale risiede nell’accettare e adattarsi al cambiamento nel settore odontoiatrico. Il sistema dentale si è notevolmente evoluto negli ultimi dieci anni, con nuove dinamiche di domanda e offerta, competitor, normative e abitudini di consumo. I pazienti non cercano solo cure odontoiatriche di alta qualità, ma anche servizi accessori e un’esperienza complessiva soddisfacente. Pertanto, lo Studio deve essere gestito come un’azienda, con una forte enfasi sulla pianificazione finanziaria, il controllo delle performance e un team allineato e focalizzato sul miglioramento continuo.
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Lo Studio dentistico è una vera e propria azienda che segue processi aziendali, tra cui il controllo di gestione. Questo processo aiuta la gestione studio dentistico per raggiungere gli obiettivi pianificati e a verificare il loro conseguimento. È importante distinguere il controllo di gestione dal bilancio: il primo è interno e preventivo, mentre il secondo è esterno e obbligatorio per legge. Il controllo di gestione permette di monitorare i costi e i ricavi, stabilire compensi, tariffe e verificare l’efficacia delle azioni di marketing.
Il controllo di gestione, nello specifico, serve a:
Il costo orario è un aspetto cruciale nella gestione Studio dentistico, poiché influisce sulla definizione delle tariffe, la pianificazione delle attività e la gestione dei dipendenti. Si divide in costi fissi, come affitto e attrezzature, e costi variabili, legati alla produttività. Rappresenta la parte dei costi fissi annuali attribuita a un’ora di lavoro, e varia in base al numero di ore di apertura dell’attività. Non esiste una formula universale, poiché ogni Studio ha costi e attività differenti.
Costi variabili: sono quei costi che variano a secondo della produttività, che si sostengono quindi in ragione di un lavoro sul paziente effettivamente eseguito. Sono variabili perché, appunto, variano a seconda della prestazione o dell’operatore in questione.
Costi fissi: sono quelli che rimangono a prescindere dalla produttività. Affitto, spese condominiali, attrezzature, costi di marketing, stipendio dei dipendenti eccetera.
Per una corretta gestione studio dentistico va calcolato il costo orario. Si calcola dividendo i costi fissi totali per il numero di ore di apertura. Ad esempio, se uno Studio ha costi fissi annuali di 250.000 euro ed è aperto 42 settimane all’anno, 5 giorni alla settimana, 8 ore al giorno, il costo orario sarebbe 148 euro. Questo significa che ogni ora di apertura dello Studio costa 148 euro, indipendentemente dal fatto che sia operativo o meno.
Lo Studio dentistico segue un ciclo produttivo in cui i flussi di cassa sono determinati dall’arrivo dei pazienti e dalla prestazione di servizi odontoiatrici. Inizialmente, il cash flow nella gestione studio dentistico può essere negativo a causa dei costi iniziali, ma con il tempo tende a equilibrarsi e diventare positivo, indicando una buona salute economica dello Studio. Tuttavia, il ricorso a finanziamenti esterni (se superflui) può complicare la situazione finanziaria, portando a interessi negativi e ad un’inversione dei flussi di cassa. È importante per gli studi dentistici cercare di ridurre la dipendenza da finanziamenti esterni per garantire la stabilità economica nel lungo termine.
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Nella gestione studio dentistico va preso in considerazione anche il valore dell’attività. La valutazione di uno Studio dentistico va oltre i semplici parametri numerici, includendo anche aspetti intangibili come la reputazione e la qualità delle cure fornite ai pazienti. Alcuni parametri fondamentali da considerare includono i ricavi e i costi dell’ultimo anno, l’utile distribuibile, lo storico dei risultati passati, i beni fisici dello Studio e la base clienti. Altri fattori come la dipendenza da fornitori critici e il grado di personalizzazione dell’attività sono altrettanto importanti nella valutazione del valore commerciale di uno Studio.
I parametri fondamentali:
La gestione studio dentistico comprende anche la gestione efficace delle risorse umane nello studio dentistico è fondamentale per raggiungere gli obiettivi prefissati. I dipendenti necessitano di un leader che condivida i valori, la missione e la visione dello studio, in grado di motivarli e guidarli. Il ruolo del leader è quello di facilitare il lavoro individuale e di squadra, gestendo eventuali conflitti e ispirando il team verso il successo.
Condividere la missione e i valori dello studio con tutte le risorse umane è essenziale. Questi elementi costituiscono le fondamenta dell’attività imprenditoriale, guidando l’azienda nel mercato e distinguendola dai concorrenti, con conseguente aumento di pazienti e ricavi. Sono cruciali per una strategia di marketing efficace e fungono da punto di riferimento per la comunicazione aziendale, pertanto devono essere chiari e condivisi da tutti all’interno dello studio.
La struttura organizzativa di uno Studio Dentistico, rappresentata dall’organigramma, delinea i ruoli e le responsabilità di ogni membro del team. È essenziale che dipendenti e collaboratori comprendano chiaramente le mansioni di ciascun componente e come contribuiscono al successo generale del team. Il leader ha il compito di motivare il team, rendendolo consapevole dell’importanza del proprio ruolo nel raggiungimento degli obiettivi comuni.
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